Màtala
Màtala è una località turistica famosa per la scogliera sovrastante la spiaggia in cui si sono ricavate delle grotte fin dall’epoca preistorica. Successivamente, in epoca greca e romana, sono state utilizzate come tombe e più recentemente, negli anni settanta, sono state abitate da una comunità hippy proveniente da diverse parti del mondo. Pare che tra gli ospiti di prestigio ci furono anche cantanti famosi come Bob Dylan e Cat Stevens.
Oggi questo mito degli hippy è ampiamente sfruttato a livello turistico: le grotte possono essere visitare a pagamento, il paese presenta un mercatino con prodotti che ricordano il flower power, il centro pedonabile è tutto colorato con dipinti a tema, un’auto d’epoca dipinta a fiori è parcheggiata in centro per fare da sfondo a foto e selfie.
La spiaggia è sabbiosa e, nonostante sia incastonata in una baia, il mare è stato spesso mosso durante il mio soggiorno.
Nelle grotte ho deciso di non entrare, la scogliera è comunque decisamente bella e suggestiva anche vista da fuori, ma questa è l’unica cosa davvero di rilievo del centro di Màtala, a mio avviso.
Inoltre gli ombrelloni in spiaggia sono presenti, ma sono pochi rispetto al numero di turisti che si riversano qua piuttasto copiosi: io non ho trovato posto.
La sera i vari ristoranti e localini si riempiono di clienti e nella piazza del paese spesso si fa musica dal vivo.
Red beach (Kokkini Ammos).
Un’altra spiaggia di Màtala assolutamente imperdibile è la famosa Red beach.
La spiaggia rossa si nasconde dietro la collina a sinistra di Matala. Per arrivarci si imbocca la strada principale del paese e si svolta a sinistra (c’è un piccolo cartello con la scritta “red beach”). Un sentiero si inerpica sulla collina e poi scende alla spiaggia, in mezz’ora circa si arriva a destinazione. Io ci sono andata con le infradito, ma consiglio le scarpe da ginnastica, la strada è davvero molto molto impervia, quella del ritorno se possibile lo è ancora di più. Ciò fa si che la spiaggia, nonostante sia comunque molto battuta, conservi un minimo di tranquillità in più rispetto a quella principale del paese.
Le foto che ho potuto fare sono scattate con il cellulare…impossibile per me portarmi la macchina fotografica in quel dirupo.
Ho visto cartelli che reclamizzano anche un passaggio in barca dalla spiagia principale alla Red beach per 5 euro, ma non so di preciso orari e organizzazione.
La spiaggia è davvero bellissima, selvaggia e piena di colori: la sabbia è rossastra, oro rosa direi, mentre il mare appare tra il blu e il verde in un contrasto meraviglioso.
La spiaggia non è attrezzata, ma è presente un chioschetto dove trovare cibo e bevande, che mette in sottofondo musica di Bob Marley, e pochi ombrelloni senza sedie o lettini.
L’estremità Sud della spiaggia è frequentata dai nudisti in quanto protetta alla vista da alcune roccie ma qualche nudista è possibile si spinga anche nella zona principale della spiaggia. All’estremità Nord invece si trovano alcune roccie scolpite riproducenti immagini dell’epoca minoica e figure marine ed egiziane. Le sculture non sono autentiche, ma sono state create in epoca recente eppure rendono comunque la spiaggia ancora più suggestiva.
Komos
Due Km a Ovest di Màtala si trova la spiaggia di Komos, lunghissima e sabbiosa, molto aperta e soggetta alle onde, si trovano diversi stabilimenti balneari, ma la spiaggia è talmente ampia che la zona rimane selvaggia e ci sono lunghi tratti di spiaggia libera, l’insenatura più a Est risulta protetta dai venti dalla scogliera di Màtala, quindi la consiglio nel caso di giornate particolarmente ventose.
Proprio in spiaggia, all’ombra di alcuni alberi, si trova anche un piccolo sito archeologico, purtroppo per il momento chiuso, che pare essere stato uno degli antichi porti di Festo, importatnte sito archeologico poco distante da qui.
Kalamaki
Paesino ad Ovest di Màtala, abbastanza piccolo, la spiaggia è la prosecuzione di quella di Komos, anche questa quindi è sabbiosa, ampia e lunga, gettonata per surf, wind surf e kitesurf.
Non mancano stabilimenti, baretti e ristorantini sulla spiaggia, anche se all’apparenza queto paese non ha attrattive particolari, la sua atmosfera mi ha conquistata.
Consiglio una tappa a Kalamaki anche per un po’ di shopping di prodotti locali. Mi sono imbattuta in un negozietto di delizie bio prodotte artigianalmente gestito da giovani cretesi, non ricordo il nome ma la via è la prima parallela al lungomare verso l’interno, tra il ristorante Yannis e l’ATM della Piraeus Bank. Il negozio è carinissimo, con ampie vetrate e vi ho trovato tutti i prodotti caratteristici di Creta: olio d’oliva, miele di diversi fiori, patè di oliva, saponi emollienti all’olio di oliva, conserve di pomodori, raki (il liquore locale), vari prodotti a base di pappa reale. Con 40 euro ho preso 2 Kg di miele (millefiori, alle noci e uno con il favo nel barattolo) e una bottiglia di raki.